civiltà

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Il termine civiltà fa riferimento all’insieme di tutele dei diritti umani e dell’ambiente messe in atto da un paese, e quindi dalla maggioranza della popolazione che lo compone. Molti antropologi del XIX secolo credevano nel concetto dell’evoluzione culturale, secondo il quale i popoli hanno la naturale tendenza a progredire da uno stato primitivo ad uno civilizzato.

Chiunque può essere un barbaro; rimanere un uomo civilizzato richiede uno sforzo terribile.
(Leonard Woolf)

La civiltà è la gestione intelligente delle emozioni umane.
(Jim Rohn)

La vera c. è quando ciascun uomo dà a ciascun altro ogni diritto che pretende per se stesso.
(Robert Green Ingersoll)

Parlando dello sviluppo della civiltà, Giambattista Vico spiegava come via via, nel corso dei secoli, si è passati dalla barbarie alla società della ragione, chiarendo che è la parte più umana – la ragione ma pure il rispetto degli affetti – che riesce a dominare gli istinti. Senza questi freni siamo barbari. Ecco, attualmente viviamo una fase di regressione verso la barbarie. Le sembra che oggi si applichi la ragione?
(Vittorino Andreoli)

Ciò che sta minacciando tutti noi non è lo scontro di civiltà, bensì lo scontro di ignoranze e radicalismi. Conoscersi è riconoscersi.
(Cardinale Jean-Louis Tauran)

Definiamo civiltà greca l’organizzazione sociale nella quale l’omosessualità era un uso comune, la schiavitù una regola, l’esclusione della donna dai diritti civili una norma di legge, la patria un municipio rurale.
(Francesco Burdin)