Spiegare ad altri il mestiere che ho scelto è stato per anni una vera impresa. Nel termine si ricollegano molte sensazioni dei non addetti ai lavori. Il primo era sicuramente “sarà caro”. Certo non sapendo esattamente di cosa si trattasse poteva sembrare così. Cosa è più costoso costruire da sé una casa con cazzuola malta e mattoni oppure affidarsi ad un ingegnere o ad un architetto? Nel lungo tempo quale reggerà meglio? Quale sarà a norma? Quale avrà la giusta esposizione e suddivisione degli spazi?
Lo stesso concetto si applica al designer.
Ci sono diversi tipi di progettisti (altro termine per indicare un designer) infatti di norma si aggiunge un nome al termine: designer di prodotto, designer grafico, designer di progetto…
Tutti hanno in comune una cosa fondamentale
saper approcciare il lavoro con metodo. Che non vuol dire avere la scrivania ben ordinata ma avere piuttosto un ordine mentale che consente di studiare il problema da risolvere e trovare le soluzioni più adeguate al momento. Vuol dire anche conoscere una serie di strumenti tecnici, software, materiali e tanto altro a seconda del campo in cui si opera.
Dopo più di vent’anni di questo mestiere mi definisco più come una problem solver che come semplice progettista. Chi viene da me lo fa perché di solito ha un’idea un po’ confusa da realizzare ma non ha ancora tenuto conto di tutte le problematiche tecniche.
Grazie agli studi, alla competenza sviluppata grazie all’esperienza, di solito porto a casa il risultato. Al 95% diciamo. Il restante 5% sono idee così strampalate che non ci metto neanche mano come diciamo qui al sud. Un giorno le racconterò.
Ora voglio qualcosa che mi stimoli ancora di più, voglio passare ad altri le mie conoscenze. Voglio condividere il metodo sviluppato in questi anni e vedere crescere altri designer con altre fantastiche idee da realizzare.
Grazie ad una serie di fortunati eventi (ed anche sfortunati se proprio vogliamo dirlo) mi trovo con un nuovo studio in centro città, una fantastica connessione wifi, e tanta voglia di fare.
Ho creato un’esperienza full immersion nel mondo del design dedicata a chi già pratica o chi comincia da zero.
Non si tratta solo di lezioni frontali ma di un modo di vivere il lavoro a 360°. Quale metodo fa di un progetto un buon progetto o un cattivo progetto? Come parlare col cliente? Come presentare i progetti? Come tutelarsi da possibili plagi? Quale software è più utile in base al lavoro da fare? Come conteggiare i costi (e farsi pagare)?
Oltre a questo ovviamente la formazione su software Cad e di grafica che ogni bravo designer deve conoscere. C’è un percorso lungo e un percorso corto. Ci sono anche lezioni tematiche su argomenti specifici. Insomma tutta una vita di lavoro condivisa con voi in modo sistematico e utile.
Come inserirsi in questo progetto?
La prima cosa direi che è presentarsi. A questo link puoi scrivermi chi sei e a cosa aspiri, quanto tempo hai a disposizione e il tuo livello di pratica con questo mestiere. Sei pront*?