
Si è appena conclusa, a Palermo, la 9° Conferenza Nazionale Software Libero 2016. Il programma, sviluppato in tre giornate, suddiviso in 3 sessioni plenarie e 8 sessioni parallele è stato ospitato dall’Università degli Studi di Palermo e coordinato dal Prof. Vincenzo Virgilio.
Fra i temi trattati ci si è interrogati sul perché le donne non scelgano (frequentemente) i settori tecnologici per i loro studi e attività lavorative?
Le scelte che compiamo da adulti sono il risultato delle influenze, positive e negative, avute in precedenza e dei modelli culturali in cui siamo immersi.
Questa è la tesi di fondo portata avanti da Carmen Russo, CEO del FablLab Catania, il laboratorio condiviso per studenti (per apprendere), maker (per sperimentare) e aziende (R&S), nel suo intervento.
Fra statistiche, esempi e proposte, un progetto già sperimentato: il programma Women on Work appena concluso.
Questa sarà la soluzione al problema del gap gender negli STEM? Magari no ma diciamo che chi può fare un qualcosa per migliorare la situazione dovrebbe agire. Il contributo che Il FabLab ha dato per avvicinare e interessare le donne alla tecnologia e al digitale è stato quello di ideare e coordinare il programma W .o.W. Women on Work che dopo la versione beta di quest’anno sarà implementato e riproposto il prossimo 2017.