Amo i cani ma per un lungo periodo ne ho fatto a meno.
Ho sempre amato i cani, da ragazza ne avevamo uno in casa (Duchessa), e ne ho adottata un’altra qualche anno fa che ormai ci ha lasciati da tempo.
Poi per un certo periodo non ne ho voluto più sapere. Il trasferimento da Roma, due traslochi in un breve lasso di tempo, la ristrutturazione di casa, l’avvio di una nuova impresa insomma non potevo aggiungere anche un cucciolo.
All’improvviso, sul finire del 2018, esattamente il giorno di Natale, ecco arrivare in casa la piccola Becky una cucciola meticcia di neanche due mesi nata in casa da genitori all’apparenza poco assortiti (lui un labradoodle marrone lei una meticcia beige) che però si amano alla follia.
La decisione
Da qualche settimana mi ero già convinta, caldeggiata da mio figlio Marco, a prendere con noi un cucciolo di cane e lei era perfetta per noi. Volevo assolutamente una razza…meticcia, desideravo che i genitori fossero noti e non volevo acquistare nei negozi.
Insomma non che ci sia qualcosa di illegale nel commercio di animali ma sono sempre stata perplessa dalla compravendita di cuccioli di animali.
Becky ha un carattere indipendente, curioso e giocoso. Il tipo di cane perfetto per me! Chiaramente vuole mille attenzioni in particolare non vuole restare da sola e fa amicizia con chiunque incontri per strada. E già perché da pochi giorni, completate le vaccinazioni d’obbligo, siamo finalmente uscite di casa. Immaginate una domenica mattina, molto presto, poca gente in giro, poche macchine (di cui lei ha timore), muoviamo i primi passi in ambiente sconosciuto: il marciapiede.
La passeggiata
Per arrivare sul selciato abbiamo impiegato circa 20 minuti, dalla porta di casa al portone del condominio.

Alla fine raggiungiamo la nostra destinazione finale, che doveva segnare il vero inizio della passeggiata ovvero il parco comunale. Siamo ormai uscite da circa mezz’ora ed abbiamo percorso 200mt fra l’altro non ho portato i miei generi di conforto (sigarette) ma solo i biscottini per cuccioli.
In ogni caso rifiuta di entrare al parco e spedita (stavolta) attraversa di nuovo la strada sulle strisce (ma come? Non avevi paura?!) e zampetta in direzione casa. Il ritorno è stato più semplice ci siamo fermate giusto 4 o 5 volte per prenderci le coccole di tutti i passanti. Becky infatti scodinzola a tutti, fa le feste a chiunque, andrebbe in braccio a chicchessia. Un’amore!
A casa però cambia un po’ atteggiamento. Accoglie i visitatori con le solite feste e leccatine ma appena passata la fase di benvenuto vuole giocare al suo gioco preferito: la guerra. Le sue armi? Imbattibili: piccoli dentini da latte alquanto aguzzi. Nel prossimo episodio vi racconterò come ci proteggiamo e quali sono le nostre tattiche per vincere, se non la guerra, almeno qualche battaglia.
Un cucciolo in casa aiuta ad applicarsi nella dote dell pazienza, un po’ come accade quando ti nasce un figlio. Potrebbe essere un buon corso pratico per chi sta programmando un figlio quello di adottare un cane e vedere cosa serve in termini di responsabilità, pazienza e dedizione. Nessuno che ci abbia pensato? Intanto si accettano suggerimenti su come addestrare un cane a camminare al fianco del padrone e a non seguire le scarpe gialle. Scrivimi se hai consigli per me.
